lunedì 13 maggio 2013

UN TUFFO IN UNA TAZZA DI … PUS!

Io sono onnivora ma la mia lotta pacifista contro l’eccessivo consumo di latte in età adulta continua. Questa volta vorrei concentrarmi su un altro aspetto interessante. Pensate solo che negli allevamenti le mucche sono costrette a produrre una quantità di latte pari a 10 volte l'ammontare di quello che sarebbe necessario, normalmente, per nutrire il proprio vitello. Possono arrivare a produrre anche più di 40 litri di latte al giorno e ogni anno un terzo delle mucche sfruttate nei caseifici soffre di mastite (una dolorosa infiammazione delle mammelle, che viene curata con antibiotici).
Diciamo che tutti gli animali d'allevamento sono animali poco sani, in quanto tenuti in condizioni di sofferenza, e bombardati di farmaci e antibiotici mescolati ai mangimi. Ma facciamo un tuffo in una tazza di latte di mucca, e analizziamo bene cosa contiene:
  • farmaci di vario genere;
  • erbicidi, pesticidi;
  • sangue, pus, feci, batteri, virus.
Ebbene sì avete letto bene, il latte contiene “pus”. Il pus passa nel latte assieme alle altre sostanze ed e' stata stabilita una normativa comunitaria che definisce quanto pus può essere ammesso nel latte senza, secondo loro, avere danni alla salute. Secondo la direttiva, in un ml possono esserci fino a 400.000 "cellule somatiche" - il nome scientifico per indicare quello che comunemente e' chiamato "pus" - e un tenore di germi fino a 100.000. In un litro quindi ci possono essere 400 milioni di cellule di pus e 100 milioni di germi.




Il latte ha salvato la vita di migliaia di persone durante la guerra, è così che è entrato a far parte del consumo quotidiano, infatti se vivessimo in un periodo di carestia il consumo di latte sarebbe sensato, ma al giorno d’oggi se ne può fare benissimo a meno senza rischiare carenze nutrizionali.



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