sabato 11 maggio 2013

La Sindrome delle Gallette di Riso

Chi di voi non ha mai assaggiato in vita sua una galletta di riso o di mais scagli la prima pietra! Sì perché è proprio di queste gallette che voglio parlarvi oggi. Tutti pensano che siano più leggere e quindi più facilmente sostituibili al pane durante un regime dietetico ipocalorico. In realtà a parità di peso hanno quasi il doppio delle calorie di un buon pane integrale. Inoltre, queste gallette sono perfide perché una tira l’altra e senza rendersene conto se ne possono mangiare anche oltre una decina. Spesso sento dirmi frasi del tipo: “sì le mangio perché penso mi facciano bene, però sanno di polistirolo”. Beh che sappiano di polistirolo è una sacrosanta verità, ma che facciano bene avrei qualche dubbio visto che la tecnica per produrle è la stessa utilizzata per produrre la plastica e si chiama “estrusione”. Tutti i chicchi di riso (o altri tipi di cereali) vengono “violentati” nel vero senso della parola, in quanto sono schiacciati e triturati ad alte temperature (200 gradi) e pressioni, pari a 10 volte quella atmosferica. Con lo stesso processo si fabbricano anche i famosi corn flakes della prima colazione. Il problema è che delle vitamine non rimane più alcuna traccia. Vi confesso che quando qualcuno mi dice che è solito consumare questi prodotti al posto del pane, mi appare di fronte l’immagine di Totò nel film “Fifa e Arena” in cui si vede un Totò che sta davvero morendo di fame, tant’è che si lancia alle prese della preparazione di uno pseudo-panino improntato con spugna, dentifricio, sapone e schiuma da barba. Ultima considerazione è l’elevato costo, pari a circa 10 euro al chilo, vale a dire molto di più di una pagnotta di un soffice pane.



Io rimango fedele al pane, meglio ancora se a lievitazione naturale, non so voi…

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