venerdì 12 aprile 2013

L’OLIO DA CUCINA E’ OTTIMO PER FARE VOLARE GLI AEREI

Sarà che ho vissuto per un po’ nel paese dei mulini a vento ma di Amsterdam ricordo soprattutto la mie corse assidue all’interno della famosa catena di supermercati Albert Heijn alla ricerca di un olio che assomigliasse vagamente al nostro extravergine 100 italiano. A distanza di anni, anzi proprio lo scorso 26 marzo, scopro finalmente che fine faceva l’olio. Gli olandesi utilizzano l’olio da cucina per fare volare gli aerei! In un tempo di comicità surreale, di stranezze e di stravaganze non ho avuto alcuna esitazione e ci ho creduto all’istante. Si tratta infatti di una decisione della compagnia aerea olandese KLM, la quale ha deciso di alimentare in parte i propri aerei con olio da cucina esausto misto a carburante tradizionale. Ogni giovedì, sin dallo scorso 8 marzo e per i prossimi sei mesi, il Boeing 777-200 che copre la tratta New York - Amsterdam viene alimentato al 25% con un combustibile ricavato dall'olio di frittura e al 75% con il normale carburante.
Pare che questa decisione permetta di abbattere dell’80% le emissioni di CO2. L’olio da cucina esausto non è sufficiente per sostituire i derivati del petrolio, ma sono convinta che questa dimostrazione sia importante per dimostrare che la strada verso l’adozione dei biocarburanti è percorribile, oltre ad avere come effetto immediato un ridotto impatto ambientale.



Adoro l’Italia ma di fronte a notizie di questo spessore la nostalgia dell’Olanda incombe assai.

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