mercoledì 3 aprile 2013

Essere “vegano” non significa essere “malato”

I media ci bombardano ogni giorno sugli effetti positivi degli omega 3, grassi benefici per la protezione del sistema circolatorio e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Dovremmo assumerne 3 grammi al giorno e la migliore fonte è il pesce come salmone, sgombro, pesce spada, acciuga e trota. Fin qui, tutto bene. Ma chi non si nutre di pesce, come i vegetariani e i vegani? Ci sono cibi alternativi per assumere omega 3 e ottenere un apporto nutrizionale corretto?
La mia risposta è sì, c’è sempre una soluzione è in questo caso si chiama “ olio di lino”, che è in assoluto la fonte vegetale più ricca di omega 3. Un solo cucchiaio di olio di lino (pari a 15 ml) fornisce circa 6,6 grammi di omega 3, è però importante sapere che l'olio di ...lino è un alimento particolarmente delicato: non deve essere esposto alla luce e al calore diretto e, di conseguenza, non può venire impiegato per cucinare.
Subito dopo l'olio di lino, troviamo le noci, alcuni tipi di alghe, i vegetali a foglia verde (spinaci, broccoli, lattuga e cavolo verde) e i legumi, soprattutto la soia anche se le quantità apportate sono comunque molto basse se rapportate all’olio di lino. Una tazza di latte di soia, pari a 240 ml, fornisce circa 0,4 grammi di omega 3.





In questa gara vegetale per accaparrarsi il primato di miglior detentore di omega 3 i semi e l’olio di lino vincono in assoluto su tutti.

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