domenica 10 marzo 2013

IL LINGUAGGIO MISTERIOSO DEI VEGETALI

Vi siete mai soffermati a osservare un kiwi? Io questa sera ne ho osservato uno minuziosamente, prima lo tagliato perfettamente a metà e poi ho incominciato a fissarlo, riscontrando una bellezza tutta sua, naturale e con una geometria perfetta. La precisione dei semi ad esempio, piccoli, neri, disposti a raggiera e concentrati verso la parte centrale del frutto, come se stessero migrando per fuggire da qualcosa, magari proprio dai famigerati pesticidi intrappolati sulla superficie della buccia. E poi la polpa centrale, così soda, dolce e acidula nello stesso tempo, di un bianco che rassicura, che contrasta il verde accesso posto tutt’attorno. Quando ci rechiamo al mercato o dal fruttivendolo siamo sempre di corsa, poniamo nel carrello l’essenziale di ciò che ci serve, senza badare ai segnali estetici che i vegetali ci emanano. Non ci soffermiamo a come sono posizionati ed esposti in base ai colori e alla forma, li consideriamo una semplice e pura merce.
Provate a prendere un frutto, una banana, una mela o un’arancia, tagliatelo a metà e iniziate a osservare i disegni che si generano, così geometricamente precisi e tutti diversi tra di loro, delle vere e proprie opere d’arte che gli antichi, già a partire da Aristotele, avevano captato.



Buona visione…

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