martedì 12 marzo 2013

IL LINGUAGGIO MISTERIOSO DEI VEGETALI

Già dai tempi dell’Università durante l’esame di anatomia rimasi affascinata dalla corteccia cerebrale, dalla sua coinvolgente complicatezza, studiandola e ristudiandola fino allo sfinimento. A distanza di anni, ogni volta che la nostalgia incombe e desidero rimembrare quell’esame prendo una noce, con un coltello apro delicatamente i due gherigli, cercando di non frantumare le sinuosità interne così artisticamente create dalla natura, e, come di consueto inizio a osservarla.
Provate a farlo anche voi, osservatela da tutte le prospettive lasciandovi per ultima quella dall’alto. Non ci sono aggettivi per descrivere l’impeccabile somiglianza con il cervello umano, potete scorgere le innumerevoli venature, le circonvallazioni cerebrali e la scissura di Rolando che divide longitudinalmente la massa cerebrale perfettamente in due metà simmetriche. E poi quel guscio così maledettamente simile al cranio, guscio che la protegge dagli urti e dagli inaspettati incidenti che fatalmente possono incombere…
Il cervello: fonte da dove si originano gli impulsi nervosi che generano il movimento, la razionalità e le emozioni.
La noce: fonte naturale di vitamina E, A, B1 e B2, di minerali, di fibre e di grassi insaturi come gli Omega 3 e Omega 6, angeli protettori del cuore e di un buon funzionamento cerebrale. La quantità giornaliera ottimale per beneficiare delle sue proprietà è di 5 o 6.


Le noci sono un toccasana per il corpo, ma caso strano specificatamente per il nostro cervello, e ora sapete il perché.

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