giovedì 26 settembre 2013

DOVE SI GETTA L' OLIO DI FRITTURA?

Si vocifera continuamente sulla dannosità ed insalubrità dei grassi vegetali (palma, cocco ecc.) e di quelli idrogenati, ma pochissimi affrontano il tema su quale sia il modo migliore per sbarazzarsi in casa dell’olio di frittura. Voi ad esempio dove lo gettate? La maggior parte risponderebbe giù nel lavandino della cucina o nello sciacquone del bagno. In realtà la formula ideale, per evitare disastri ecologici, sarebbe di farlo raffreddare per bene, di porlo in bottiglie di plastica o di vetro ed infine di gettarlo nella spazzatura. Oltre a intasare le tubature e a causare problemi ai depuratori, l’olio fritto potrebbe formare una pellicola in grado di impedire l’ossigenazione dell’acqua di laghi e fiumi, portando alla morte di organismi acquatici animali e vegetali. L’olio vegetale può anche essere riciclato dando origine al biodisel o ai saponi. So bene che l’etichetta di un olio alimentare è paragonabile a un campo minato, se poi ci riferiamo a quello di oliva e alle informazioni che riguardano la sua provenienza, allora il discorso si fa ancora più bollente. Nonostante ciò sono dell’idea che il Governo dovrebbe attivarsi per una campagna di educazione ambientale obbligando le aziende del settore a indicare chiaramente sopra le bottiglie la modalità migliore per gettare l’olio di frittura, in modo che il consumatore comprenda la gravità del problema, almeno per un lasso di tempo iniziale. Staremo a vedere.

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