venerdì 19 luglio 2013

TUTELIAMO IL MADE IN ITALY, MA ESTENDIAMOLO A TUTTI I GENERI ALIMENTARI

Apprezzo gli sforzi e le ardue battaglie combattute dalla Coldiretti negli ultimi anni, uscendone alla fine vincente e conquistando l’obbligo di indicare la provenienza per la carne bovina, il pollo, le uova, il miele, il latte fresco, l’ortofrutta fresca, la passata di pomodoro e l’extravergine di oliva. Siamo a metà dell’opera in quanto la lotta continua per cercare di ottenere l’obbligatorietà in etichetta anche per il latte a lunga conservazione (tre cartoni su quattro sono stranieri), per i salumi (ad esempio due prosciutti su tre venduti come italiani provengono invece da maiali allevati all’estero), per la pasta (oltre un terzo deriva da grano non coltivato in Italia), per i succhi di frutta e anche per i formaggi (ad esempio metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero). Spesso per trarre in inganno i consumatori le confezioni riportano il tricolore tipico italiano oppure immagini dei resti degli scavi di Pompei o del Colosseo o di altre tipicità monumentali italiane.


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