martedì 16 luglio 2013

CHE COS'E' L'OLIO DI GIRASOLE ALTAMENTE OLEICO?

Siete in molti che mi avete chiesto la natura di un ingrediente spesso indicato nella lista degli ingredienti di patatine, soia drink, alimenti e formule per bambini, creme spalmabili e anche nei biscotti, come è capitato a me recentemente (vedi etichetta in basso). Mi riferisco all’olio di girasole ad alto oleico, un normale olio di girasole ma molto più ricco di acido oleico (circa l’82%), quello che caratterizza l’olio di oliva. Attraverso delle tecniche di miglioramento genetico, è possibile selezionare delle cultivar di girasole con semi da cui si ottengono oli molto più ricchi di questo fantastico acido grasso monoinsaturo, secondo cui svolgerebbe un ruolo importante nel controllo di fattori di rischio cardiovascolare come l’iperlipidemia (abbassando i livelli di colesterolo LDL e alzando i livelli di colesterolo HDL), l’alta pressione sanguigna, l’ obesità, lo stress ossidativo, ecc. La particolare presenza dell’acido oleico rende l’olio di girasole più stabile alle alte temperature rispetto a quello ordinario, più resistente all’ossidazione e alla degradazione a cui gli acidi grassi vanno incontro soprattutto durante la cottura o durante la conservazione. Questo è il motivo per cui è ampiamente utilizzato dagli chef, oltre ad essere presente in molti prodotti alimentari, come nei biscotti che ho acquistato in un discount. L’olio di girasole altamente oleico iene venduto nei negozi o nei supermercati ben forniti come tale per essere utilizzato in cucina soprattutto per friggere. Concludo sottolineando che le calorie fornite da quest’olio sono le medesime di qualsiasi altro olio ma potrebbe essere una valida alternativa all’olio quando si frigge tra le mura domestiche.


5 commenti:

  1. Quindi questo tipo di olio deriva da girasole OGM? E se è davvero così perché non viene riportato in etichetta?

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    1. Deve sapere che OGM è un termine abusato.
      Il frumento che mangiamo è sempre OGM, inquanto frutto di incroci seguendo le leggi di Mendel al fine di ottenere le caratteristiche da noi desiderate, così come è stato fatto per i cani di razza.
      Altro discorso è andare a bombardare con radiazioni un particolare seme per modificarlo a livello genetico: è da quello che, seppur senza prove certe di rischio o di controindicazioni, si sta lontani.

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  3. Quindi e un prodotto trattato chimicamente

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  4. ...in principio era il Burro. Poi sono venuti tutti gli altri. Oggi ci troviamo di fronte all’angosciante dilemma: "Spalmare o non spalmare, questo è il problema"...

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