sabato 24 marzo 2012

Gelatina anallergica a base... umana? L'industria alimentare cerca nell'uomo un sostituto per i gelificanti di origine animale.


Sicuro di sapere cosa c'è nella marmellata? Che effetto vi fa pensare di mangiare una marmellata o una tartina preparate con ingredienti di derivazione.... umana? No, non è una scena tratta dall’ultimo film di Hannibal Lecter ma, secondo un articolo recentemente apparso su New Scientist, il risultato di numerose ricerche scientifiche che hanno l’obiettivo di ridurre drasticamente le intolleranze e le allergie alimentari.
Molti prodotti di uso comune, dalle marmellate alle gelatine, dalle caramelle ai dessert, dai cosmetici ai farmaci, contengono infatti gelificanti, sostanze di origine animale la cui funzione è quella di dare consistenza solida a una massa o a un liquido freddo.
Sai cosa spalmi?
I gelificanti sono ottenuti dal collagene ricavato dalla bollitura di ossa, pelle e tendini e altri scarti della macellazione. Per quanto la cosa possa risultare disgustosa, dal punto di vista chimico non si tratta che di una miscela di proteine e peptidi.
Sono però sostanze di derivazione animale che, pur se raramente, nell’uomo possono scatenare allergie ed essere veicolo di infezione. Non solo: dal punto di vista industriale è difficile manternerne costante la qualità e i costi di produzione sono sempre più alti.
Per questo motivo l’industria alimentare sta testando gelificanti a base... umana, ottenuti dall’inserimento alcuni geni dell’uomo in specifici ceppi di lieviti che permetteranno la produzione controllata di gelificanti anallergici.
Il primo passo verso lo sdoganamento del cannibalismo?

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