
Innanzitutto non è una prugna, come viene comunemente chiamata in Italia, ma una specie di albicocca. E’ il cibo più salato sulla faccia della terra, ne sono sicura. Mentre in Cina le umeboshi erano conosciute principalmente per le loro proprietà antipiretiche, astringenti e benefiche per lo stomaco ed erano limitate a scopi medici, in Giappone, oltre a questo, diventarono ingredienti della cucina tradizionale.
I frutti vengono raccolti a metà giugno, quando sono ancora verdi, poi essiccati al sole e messi sotto sale in grandi barili su cui vengono poggiati dei pesi. Il periodo di fermentazione varia da sei mesi a qualche anno. Vengono aggiunte anche foglie di shiso (Laminaria Purpurea), che danno alle umeboshi quel caratteristico colore rossiccio.
In cucina le umeboshi sono molto versatili: si possono fare salse e condimenti per insalate e verdure cotte, o come ingrediente in guarnizioni e salse per aggiungere un delizioso sapore a svariati piatti, rendendoli rinfrescanti e facilissimi da digerire.
Come rimedio viene tradizionalmente usato per problemi digestivi, per raffreddori, febbre o intestino in disordine e per tonificare il fegato.
Secondo l’antica medicina cinese, il maggior effetto delle umeboshi è quello di far scaricare o equilibrare gli eccessi di sostanze che danneggiano il fegato, i reni ed i polmoni (ad esempio muco e acidi, che creano le condizioni ideali per un’infezione batterica) oltre a innumerevoli altri problemi. La combinazione fra l’acidità dell’acido citrico e l’alcalinità del sale è la responsabile di questi benefici effetti.
Le umeboshi sono inoltre molto ricche di calcio, ferro e fosforo. Se consumate ogni giorno in quelle aree dove si è obbligati ad usare acqua contaminata organicamente, prevengono ogni possibile infezione o malattia del tratto intestinale ed aiutano la pulizia del fegato e dei reni.
L’ umeboshi può essere mangiata così com’è per:
• Iperacidità di stomaco
• Problemi intestinali
• Stanchezza
• Dopo aver consumato cibi come lo zucchero.
Un nocciolo di umeboshi succhiato per 3-4 ore farà scomparire il mal di gola (faringite).
Non gettate via i noccioli di umeboshi. Dentro vi troverete i semi che sono commestibili, proprio come le noci.
Questi semi possono anche essere arrostiti in forno a temperatura piuttosto elevata (finche diventano neri) e ridotti in polvere. Conservate questa polvere in un vasetto di vetro ben chiuso. Se soffrite di disturbi gastrici, di crampi intestinali, di diarrea, ecc. un cucchino di questa polvere in una tazza di tè si rivelerà molto efficace.
Nessun commento:
Posta un commento